Irlanda
Irlanda
Iniziamo questa nuova sezione del sito con un racconto fotografico in terra d’Irlanda. Un viaggio breve ma intenso che mi ha portato dalle coste occidentali fino alla capitale.
Il mio racconto parte dalla contea di Clare, nella piccola cittadina di Shannon che prende il nome dall’omonimo fiume, il più lungo d’Irlanda. Il fiume sfocia nell’oceano Atlantico nella vicina città di Limerick, ma prima di raggiungere l’oceano Atlantico attraversa una lunga aerea salmastra (oltre 100 km) che costeggia la stessa Shannon.
Pochi chilometri più a nord c’è il castello di Dromoland, purtroppo non visitabile se non esternamente, in quanto ad oggi è un hotel di lusso. La struttura originaria pare risalga al XV-XVI sec. ma, modifiche del XIX secolo hanno portato la struttura alla conformazione attuale. E’ un luogo molto frequentato e immerso nel verde (intorno al castello ci sono dei campi da golf) ed una breve visita è molto piacevole.
Dal castello di Dromoland, proseguendo il viaggio verso nord, è possibile raggiungere uno dei posti più suggestivi di Irlanda: le Cliffs of Moher. Le scogliere a picco sul mare, lunghe circa 8 km e che nel punto più alto raggiungono i 214 m, sono il risultato del deposito di rocce sedimentarie da parte di un antico fiume. Una volta, circa 300 milioni di anni fa, queste rocce si trovavano sul fondo del mare.
Dal centro visitatori, il percorso turistico ci accompagna direttamente verso le scogliere. Appena raggiunto il bordo del precipizio, la vista si fa subito meravigliosa e la sensazione che si prova è incredibile. Da qui un sentiero permette di raggiungere la Torre di O’Brien e di proseguire il cammino sul bordo dell’alta falesia a picco sull’Oceano Atlantico. In alcuni punti il sentiero è davvero stretto e molto vicino al bordo…Proprio sotto la torre, vi è un altro monumento naturale: uno sperone di roccia staccato dalla parete conosciuto con il nome di Breanan Mór e alto ben 70 m!!!
A questo punto, raggiunto un terrazzamento con rocce piatte sporgenti rispetto alla parete, c’era da prendere una decisione: proseguire fino al piccolo villaggio di Doolin o rientrare. Davanti a me prati in cui bellissimi cavalli allo stato brado e pecore Suffolk pascolavano bucolicamente sotto il vento sferzante dell’oceano.
Di fronte a quello spettacolo della natura non ci ho pensato un secondo di più ed ho proseguito il mio cammino. Un percorso affascinate di oltre 6 km, immersi in un’atmosfera e un paesaggio incredibili, lungo le scogliere più famose d’Irlanda!
Dopo aver percorso un sentiero tortuoso e impegnativo, finalmente raggiungiamo Doolin dove possiamo riscaldarci e rifocillarci all’O’Connors Pub, con una Guinness, cibo irlandese e dell’ottima musica!
Ma il viaggio irlandese non termina qui e non contenti ci dirigiamo ancora più a nord, verso la contea di Galway. La nostra meta è un luogo quasi sperduto dove è presente una stazione nata per le ricerche sugli aerosol atmosferici nel 1958! La sua posizione lo rende il posto ideale per studi sui cambiamenti climatici, la composizione dell’atmosfera e la qualità dell’aria, gli scambi oceano-atmosfera e le interazioni tra clima ed ecosistemi.
La giornata è trascorsa in questo luogo incredibile affacciato sull’oceano! La costa è più bassa rispetto alle Cliffs of Moher, ma comunque molto affasciante!
Anche qui non sono mancate delle particolarità come le foglie di laminaria spiaggiate ad indicare la presenza di un importante ecosistema marino, le cosiddette foreste di kelp. Vere e proprie foreste sottomarine formate da alghe brune in grado di offrire cibo e riparo a numerosi animali come pesci e invertebrati, ma anche a uccelli e mammiferi, in particolare ai pinnipedi.
Un’altra particolarità individuata nei pressi di Mace Head è la presenza di piante di cotone di palude (Eriophorum angustifolium). Le Eriophorum, che significa “pennacchio” , sono piante che vivono soprattutto in terreni acidi come quello delle torbiere. Spesso si vedono nelle foto dei paesaggi della tundra artica dove sono molto abbondanti. La loro caratteristica è la presenza di spighe contenenti i semi e circondati da una massa simile ad un batuffolo di cotone. Questo rivestimento serve per la dispersione ad opera del vento (anemocora) e da isolante termico per gli organi riproduttivi della pianta.
Dopo questa scorpacciata nei particolari ambienti naturali irlandesi, il viaggio volge al termine e prima di rientrare in Italia, non può mancare una visita a Dublino!
Dublino
Città fondata dai Vichinghi ed oggi la più popolosa d’Irlanda, Dublino offre a chi la visita tante opportunità. La mia breve visita si è concentrata nel cuore della città: sono partita dal Trinity College, inaugurato da Elisabetta I nel 1592 ed oggi considerato tra gli istituti più prestigiosi al mondo. Sono poi passata dalla particolare cattedrale Christ Church (conosciuta come cattedrale della Santissima Trinità) che pare abbia avuto origine su una chiesa preesistente in legno, costruita dal primo re vichingo intorno all’anno mille.
All’inizio di Parliament Street c’è un edificio imponente e particolare, costruito verso la fine del 1700 e che oggi ospita il municipio della città: la City Hall.
Il giro è proseguito, senza una meta prefissata, fino alla cattedrale di San Patrizio e poi verso il monumento dedicato a Molly Malone. Molly Malone è una canzone tradizionale irlandese e l’inno non ufficiale della città. La canzone è conosciuta anche con il nome di Cockles and Mussel ovvero cardi di mare e cozze! Era dedicata all’omonima pescivendola (Molly Malone appunto) la cui storia è incerta e senz’altro leggendaria.
Il resto del mio tour è proseguito tra una brevissima visita al Museo Nazionale d’Irlanda e nel piccolo ed interessante Museo di Storia Naturale. Poi sono passata a zone più mondane come quella che ospita il mitico Temple Bar!
Questo mio primo racconto di viaggio termina qui, ma ancora qualche scatto prima di raggiungere l’aeroporto. Il ritmo della musica irlandese mi ha accompagnato per le vie della città, con la sua gente, i suoi pub, le sue tradizioni…
E le sue case con i portoni colorati!
Se vi è piaciuto questo articolo lasciate pure un commento o condividetelo sui social network con i tasti dedicati qui in basso.
Se non volete perdervi nessun aggiornamento da questo sito, a partire dal 2018, saranno disponibili delle newsletter riguardanti gli aggiornamenti e le attività in programma.